(GALABOGI)
È morto il Galabogi, ormai tutti lo chiamavano col soprannome. Non so perché né cosa voglia dire, anche lui si presenta così nella sua copertina fb. Ora la panchina in piazza, dove un gruppetto di sangiulianesi si radunava a frescheggiare dalle sei alle otto di sera d’estate e nel primo pomeriggio a prendere due raggi di sole d’inverno, ha perso il suo Direttore artistico.
Aveva settantasei anni. Con quel sorrisino un po’ scanzonato sembrava che tenesse a distanza il dolore e che la morte quasi non potesse volerlo. Invece chi l’ha affiancato durante la malattia ha detto: ha finito di patire.
Era un bagnaiolo doc, rappresentava molto bene una certa anima di San Giuliano. L’immagine che apre la sua pagina fb è emblematica: si vede dall’alto, in bianco e nero, la piazza di San Giuliano e al centro c’è la sua fotografia a colori. Aveva un bel carattere, era gentile, che non è poco, e un bel modo di ragionare, aveva molti amici e in molti gli abbiamo voluto bene. Un aneddoto per dire come intendeva la vita, prima che la politica. Quando una decina di anni fa mio cugino Gilberto Vento si presentò candidato sindaco il Galabogi mi disse: quello che è bello è che tutta la vostra famiglia si è unita per sostenere Gilberto. Se ci pensiamo è vero quello che qualcuno ha scritto: non si può amare un’idea se prima non si è amata una persona.
Una stretta di mano a suo fratello Renzo e a tutti i tuoi cari.
San Giuliano Terme, lunedì 6 agosto 2018
odellac
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